IODIO

A volte devo decidere di odiare delle persone.
Trovo ingiusto nei miei confronti che agli altri sia concesso odiare, mentre a me viene preclusa questa possibilità.
Intendiamoci, non è che ci sia qualcuno a controllare che io non odi nessuno.
Semplicemente non sono fisicamente in grado di provare questo sano e assolutamente sensato sentimento.
Mi trovo quindi in difficoltà di fronte a tutta una serie di situazioni socialmente ritenute normali basate sul fatto che ovviamente le persone normali odiano.
Per interagire con il prossimo devo spesso fingere di essere in grado di provare rancore, di odiare e di non tollerare.
Mi sto rompendo le balle di fingere e quindi cerco di sforzarmi ad odiare davvero.

Il gruppo sociale che ho deciso di odiare stasera è alquanto difficile da inquadrare, sfugge alle consuete classificazioni e si colloca trasversalmente nella società.
Di solito gli appartenenti a questo gruppo (per comodità diremo "supidi") sono in grado di inserirsi con semplicità negli ambienti socialmente più differenti senza dare nell'occhio, e sono spesso persone realizzate e lavorativamente occupano posizioni importanti.
La cosa che hanno in comune, quella che mi consente di separarli dagli alti stronzi che incontro normalmente tutti i giorni, è il passato universitario.
Possiamo quindi dire:
-gli Stupidi hanno frequentato l'università.

Si tratta di individui assurdi che popolano gli atenei italiani e infestano le cttà universitarie, altrimenti piacevoli luoghi di perdizione. Essi si possono incontrare indistintamente tanto alle feste universitarie organizzate dai collettivi di sinistra, intenti a sconvolgersi di canne, quanto alle assemblee anti abortiste tutti presi a sostenere convinzioni medioevali. (con una certa preferenza per queste ultime accolite... del resto sono Stupidi)
-gli stupidi infestano allo stesso modo raduni di teste rasate e bar frikettoni.
-gli stupidi indossano con disinvoltura Prada e anfibi slacciati.

Sono loro che oggi odierò.
Sono quelli che hanno dimestichezza con i concetti di "frequenza obbligatoria" e "settimana corta". Gente che se trova scritto da qualche parte "filologia romanza" continua a leggere.
(a proposito una volta sono finito ad un corso di filologia... forse un giorno mi riprenderò e allora ne parleremo)
Quella gente del cazzo che fa finta. Fa finta che gli interessino i corsi, fa finta he gl interessino gli amici dell'università, fa finta di passarti la canna, fa addirittura finta di odiare i Gay e i negri.
Fa finta perchè il suo obiettivo è quello di tornarsene a casa al più presto a diventare la versione adulta della nullità che era prima di partire.
Io gli stupidi li odio.