Astronave

Questa è la storia di un disco volante. Un disco volante dotato di incredibile tecnologia aliena, in grado di scansionare l'immenso per trovare anche il minimo indizio di vita intelligente.

Un bel giorno quindi il disco volante in questione si mette a scrutare l'infinito e scruta che ti scruto, scandaglia che ti scandaglio, indaga che ti indago, ispeziona che ti.
Insomma scopre che a quanto pare c'è un sistema di pianeti, quattro milioni di anni luce a sinistra, nel quale sembra essere presente vita intelligente.
Ora, si da il caso che il sistema sia proprio il nostro sistema solare e che il velivolo spaziale si diriga senza indugio verso il nostro pianeta.

Evidentemente gli alieni tanto premurosi di trovare altre forme di vita nello spazio tralasciano di verificare a fondo la reale natura di queste forme di vita e notando la presenza di Porta a Porta e di Sandro Bondi, li catalogano semplicemente come innocuo inquinamento atmosferico.

Il disco volante affronta i quattro milioni di anni luce a velocità esagerate tipo gli ottanta, ottantacinque in discesa.

Quando alla fine del viaggio manca pochissimo, gli astronauti alieni ne hanno due palle così, dico si son fatti una roba tipo

VELOCITA' DELLA LUCE

per

4 000 000

che in chilometri fa

TANTO MA TANTO CHE NON SO DA DOVE COMINCIARE

andando agli ottanta che in linguaggio astronomico si dice

pochissimo

in un tempo che quindi risulta essere

TANTO MA TANTO CHE NON SO DA DOVE COMINCIARE
diviso
pochissimo

che fa

MI PRENDI PER IL CULO?

insomma gli astronauti alieni, pur essendo abituati a non annoiarsi (grazie al duro addestramento a base di Marzullo alieno), sono in viaggio da un MI PRENDI PER IL CULO? di ore e, frantumatisi i coglioni di giocare a campo minato col pc di bordo, si mettono a dormire sulla consolle premendo inavvertitamente il bottone rosso, che nelle astronavi aliene supertecnologiche significa "interrompere la cottura del Paghiro" impedendo quindi la corretta doratura del dorso del Paghiro il quale, dopo tremilionienovecentonovantanovemilanovecentonovantanove anniluce e rotti fatti dentro un forno a microonde, ha i suoi buoni motivi per essere un pelino di cattivo umore e si mette a svolazzare in giro per la sala comandi (dove nei dischi volanti alieni si trovano il forno a microonde, la doccia, l'asse da stiro e il campo da calcetto) becchettando allegramente tra i comandi e premendo il fatidico bottone grigioperlato che nelle supertecnologiche astronavi aliene significa "atterra sul primo pianeta che trovi" ed è molto utile agli astronauti alieni in caso di urgenza emuntoria.

Tant'è che il disco volante atterra su Marte e il suo equipaggio si sveglia di soprassalto.

I due alieni addetti allo scendere dal disco volante scendono dal disco volante, vagano per un po' sul suolo del pianeta rosso, trovano il Pathfinder, una bandiera americana, un cd di Gigi d'Alessio ma nessuna traccia di vita, tanto meno di vita intelligente.

Gli astronauti e l'astronave ripartono sgommando diretti verso casa (in fondo a destra).

E meno male. Perché gli alieni in questione sono affetti da una terribile forma di allergia all'ossigeno che provoca in loro agghiaccianti colpi di tosse, starnuti a non finire e numerose maleodoranti ondate di diarrea e vomito.

Chissenefrega , dirai tu oh, lettore.

Me ne frego io, dico io, essendo ognuno di questi alieni alto mille-millecinquecento metri e largo altrettanto, vorrei vedere se atterrasse nel tuo giardino.